E come dicono mille e più canzoni di bluesa gironzolare per i paesi e i campi a cercare talenti con la faccia rotonda da cherubino e gli splendidi occhioni verdi sempre spalancati è esaltante. La passione colorato red che si teneva ben stretta, gli aveva insegnato la frugalità e il valore del denaro. Era ossigeno, era il luogo dell’allegria. Un passaggio di Cosmopolis di Don De Lillo recita: “i soldi creano il tempo, una volta era il contrario; gli orologi hanno accelerato l’ascesa del capitalismo”. Allora le idee sulle città servivano a coprire gli affari, oggi gli affari cancellano le idee.La professionalità non è abbinata sempre al denaro: è qualcosa che hai dentro. E’ la voglia di raggiungere qualcosa, è l’impresa. Ci vuole tutta la passione possibile per pensare ad uno spettacolo dove non figuri tutta l’immoralità dell’industria calcistica. Il talento può essere ovunque e non ha età. Ha una gran voce, lo senti, ha un suono che raramente non riconosci, che gioca con semplicità, naturalezza, che dà del tu alla palla. “E passi sotto gli alberi e si vedono ancora le ombre che le foglie proiettano sul tuo viso. Come quando la luce accecante del Sun King attraversa lo stesso, e tu sei nella sua ombra. Le ombre verdi e gialle ti corrono velocemente sul viso”. “I raggi del sole dardeggiano la savana che traspira”. Ci sono sogni che non si dimenticano mai. In cima alla salita, subito dietro la curva, a sinistra, se ne nascondono di nuovi, ed ad ogni incrocio c’è sempre una scelta da fare. Può essere un viaggio verso il nulla, la ricerca dell’accordo perduto o impossibile da trovare, ma lo spirito passionale che aveva percorso parecchi chilometri di generazioni non sarebbe mai svanito. La sua ansia di viaggiare era strettamente legata all’ossessivo desiderio di scovare talenti. Prima della fine dell’anno il passaporto per lasciare il paese dei brutti ricordi arrivò sottoforma del primo vero pallone della sua vita. Lo zainetto in spalla, il piccolo binocolo verde e le scarpe impolverate erano la sua Cadillac e non gliene importava un fico secco se lo additavano “lo fa per passione” perché lui sa che c’è qualcosa di più profondo delle apparenze”. In realtà non accade nulla di straordinario, e alla fine del tour la rocca di Gibilterra era ancora al suo posto.Ma si può continuare a desiderare qualcosa anche se non ci sono molte probabilità che questo si avveri. Giudicare poi in un lampo o in un lasso di tempo ciò che in un lampo o in un lasso di tempo è accaduto non è impresa facile, ed esige nel “giudice” quasi la stessa prontezza di riflessi che si chiede all’atleta. Cerco di scegliere sempre i migliori e a loro devo molto: essere ricordato. Non mi sono mai arreso e ho guardato oltre i miei confini. Siamo un piccolo scoglio sul quale piombano da tutte le parti ondate immense e spaventose. Se l’osservatore non è capace di vedere quello che non si vede, allora è un semplice spettatore o spettatrice. Ha bisogno di alti e bassi e la sua attività non concilia con il grigio. Si nutre bensì di colorazioni continue. Lo scout non si ferma: inghiotte, carica, straripa. E’ un film di parole, di linguaggi, di osservazioni senza tregua, tutto sbruffi di energia, come un susseguirsi di rivolte dei muscoli e della velocità degli occhi. Al Cafe’ Urbock 23? Non c’era niente di tutto questo, ma con il coperto che costava meno di un euro era un buon posto per chi voleva osservare nuovi talenti. Il ruolo dello scouting? Fondamentale, non tanto per conoscere i ragazzi, quanto per monitorarne le condizioni e i progressi. Bisogna recuperare la tecnica, un po’ abbandonata negli ultimi anni, rendendola più sicura e dinamica. E il talento non va né ucciso, né disperso, né sfruttato. Va educato.Sono importanti altresì anche le accelerazioni, la gestione delle scivolate, la percezione degli spazi, la capacità di pensare in anticipo. La voglia di osservare è il lievito, l’allenamento quotidiano. Il talento di non pensare il pallone. Come un pittore che dipinge bendato. Perché la bravura e il talento sono doti sublimi e pericolose al tempo stesso. Il talento per natura deve rimanere incosciente: il nemico del talento è la consapevolezza. Nel calcio circola la vita. Una lastra di nebbia come nei libri, tra gli alberi…
TIKRIT65