Con lo 0 – 0 scaturito al vecchio stadio “Penzo” di Venezia, impianto tra i più vetusti d’Italia, collocato sull’isola di Sant’Elena, il Pescara di Pillon riesce a mantenere la categoria ed a salvare la faccia. A dire il vero, la truppa pescarese avrebbe lo stesso evitato di sprofondare in Lega Pro anche se da Venezia fosse uscita sconfitta, visto che il Novara è stato battuto a domicilio dalla Virtus Entella di misura, e l’Ascoli non è andato oltre lo 0 – 0 casalingo contro il Brescia. Saranno, pertanto, i marchigiani e i liguri a sfidarsi nel doppio confronto per evitare la retrocessione, con il Novara che dice addio alla serie cadetta.
Una stagione poco felice ed entusiasmante per la squadra del Presidente Sebastiani, partita con ben altre ambizioni ad inizio stagione, come l’hashtag #biAncazzurri testimonia. Tre gli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina biancazzurra dall’inizio della stagione (Zeman, Epifani e Pillon ndc), in un cammino che ha visto la formazione abruzzese quasi sempre in difficoltà, per via anche delle scelte tecniche discutibili, dal momento che la squadra non è mai parsa ben assortita e allestita con il criterio giusto per perseguire gli ambiziosi traguardi tanto sbandierati e decantati ad inizio stagione, come dei veri e propri slogan. Alla fine si è riusciti ad evitare una catastrofica retrocessione, grazie all’esperienza e alle capacità di Pillon, subentrato ad Epifani, che ha pagato la sua inesperienza, permettendo alla società del Delfino di non arenarsi sulla battigia e di salvare la faccia. I cortigiani di corte festeggiano orgiasticamente questo piccolo traguardo, pur sapendo e conoscendo gli errori commessi dal sodalizio biancazzurro. Ora bisogna pensare alla prossima stagione, cercando di fare ammenda dei propri sbagli, per ripartite competitivi e battaglieri, cercando di rendere onore al tanto reclamizzato hashtag #biAncazzurri . Almeno nella prossima edizione del Campionato cadetto.
C.B.